L'arte insegna all'uomo la responsabilita' della creazione.
Quando diventa una preghiera, la divinita' interiore e' risvegliata.

Satvat

sabato 29 ottobre 2011

Variazione del calendario corsi

Come ho già comunicato agli iscritti, per motivi organizzativi il corso di alchimia creativa sul tema dell'animale totemico è stata spostata al 12 Novembre.

Inoltre il 10 Dicembre è stata programmata una giornata dedicata alla scoperta dell'Artista Interiore, rivolta a chiunque voglia esplorare con libertà il proprio potenziale creativo, superando con facilità il senso di inadeguatezza e persino di incapacità ad esprimersi artisticamente. Una educazione sbagliata e fuorviante vi ha convinto di essere inabili a disegnare e dipingere, costringendo il vostro artista interiore a languire impoverendovi di risorse e di energia vitale? Questo corso è progettato per ristabilire la connessione con le facoltà creative ed il talento naturale, in modo da potersi riappropriare di un mezzo straordinario di espressione e di auto-conoscenza.  La creatività artistica è per ognuno un diritto di nascita e un campo libero di esultanza e di contatto con la propria anima, divenendo anche un metodo giocoso per meditare e risolvere i conflitti.

martedì 25 ottobre 2011

Dall'intensivo di mu-painting

Con un pò di ritardo, pubblichiamo qualche istantanea presa nel vivo dell'intensivo di mu-painting.

Mi sono addentrato nella foresta dei cavalletti, dove cuori intensamente vivi spremevano i colori del silenzio.
Ho veduto le opere lievitare come il pane, rigonfiandosi sino a sbocciare.
Ho ascoltato le canzoni degli amici, e li ho aiutati a tradurle sul pentagramma del sogno e sulla tela.
Di tutto questo sono grato, mentre lo spirito chiama nel tempo nuove avventure.


Satvat







giovedì 13 ottobre 2011

Il Re (dell'arte) è nudo!


Mentre assistiamo al triste spettacolo di un'arte sempre più degradata, ridotta ad oggetto dei tormentosi assilli della mente quanto di una logica ingannevolmente finanziaria, è ormai lampante - per chi conservi un pò di rispondente innocenza - che il Re dell'arte è nudo. Roboanti imbonitori continuano ad impastare, con il niente della mera trivialità, l'illusione di un abito fastoso, volendo farci credere che questa arte priva della sostanza dell'arte – ossia senz'anima - sia una creazione d'artista, che sia importante, significativa e preziosa. Ma tale forzosa apparenza, sottolineata da quotazioni milionarie, è irrimediabilmente triste e vuota.

Il cowboy di Takashi Murakami

Vogliono far sembrare lontano il tempo in cui l'artista scandagliava i sentori più appassionati, mescolandoli e riconoscendoli con la mediazione delle materie dell'arte; da tale alchimia si formava il lavoro, saturo di impressioni date dalla mano, dal cuore e dal miracolo dell'ispirazione. Segno riconoscibile di un processo d'anima, l'opera trasfondeva il senso di un rito di passaggio, che aveva formato l'artista quanto l'opera stessa. L'ispirazione era stata accolta nell'intimo e digerita, traendone una forza capace di forgiare la materia, che ne conservava la memoria traducendola in suggestione vivente, atta a comunicarsi all'osservatore. Che dire oggi di tutto questo vomito "artistico", in cui si espelle la tronfia apparenza (scaltramente celebrata oppure sintomo d'incapacità di approfondimento) e di cui nulla è stato digerito?!

Il Re dell'arte oggi è nudo, ricoperto solo dalle vane parole degli scaltri mercanti, dei critici venduti, degli investitori in arte che si preoccupano unicamente di puntare al rialzo. Senza verità e amore, senza comprensione e partecipazione alla ricchezza creativa. Sono molti gli artisti che si lasciano irretire dal gioco perverso, rinunciando al loro potere per cercare di farsi incontro a chi effettivamente li disprezza - poiché disprezza l'anima che essi evidenziano - oppure li sfrutta con l'illusione di un successo possibile, con concorsi fasulli ed inutili mostre a pagamento senza pubblico; in ogni caso le regole del gioco sono tali che l'artista è sempre perdente. Perché oggi non importa il valore autentico dell'opera di un artista, dato dallo splendore d'anima; conta molto di più l'investitura politicante, il nepotismo che impone arbitrariamente un alto prezzo di mercato.
(continua)

mercoledì 5 ottobre 2011

L'irrinunciabile creatività

In questa crisi epocale, causata dall'ossessione per il maggior profitto quanto dalla negazione dell'anima e della naturale creatività, gli artisti sono certamente i più esposti. In qualche modo, se sono consapevolmente radicati nell'esperienza interiore, portano l'antigene per curare la malattia: una visione vitalmente spirituale, innovativa e più profonda; ma la massa guarda da tutt'altra parte, gravitata da un magnetismo oscuro ed autodistruttivo che rinnega la possibilità dell'evoluzione creativa. Gli artisti seguono il flusso naturale della vita, ma in questa assoluta mancanza di verità  si trovano ad essere radicalmente controcorrente, sempre più emarginati, e non di rado deprivati persino dai mezzi necessari ad operare creativamente.


Mentre meditavo in questo senso, ho trovato queste parole di Mirò che mostrano come la creatività sia un flusso sacro ed inarrestabile:

Se verranno a mancarmi i materiali per lavorare, recarsi sulla spiaggia e tracciare segni sulla sabbia con una canna, disegnare pisciando sulla terra secca, disegnare nello spazio vuoto il grafico del canto degli uccelli, il rumore dell'acqua e del vento e di una ruota di un carretto e il canto degli insetti, e che tutto questo venga poi trascinato via dal vento, dall'acqua, ma essere certi che tutte queste realizzazioni del mio spirito avranno una ripercussione, per magia e per miracolo, nello spirito di altri uomini.


Joan Mirò